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Questo è anche un luogo di incontro tra Nella e i suoi fans: attraverso messaggi, Nella si intrattiene con voi e vi illustra i principi dell’arte vocale italiana e vi dà le sue opinioni sui vocalisti importanti della Storia, di ieri e di oggi.

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2006 © Nella Anfuso. Tutti i diritti riservati.

 

 

Musica

Maggio 2012

Intervista

Nella Anfuso

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO IN OCCASIONE DELLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO CON CD DI NELLA ANFUSO  AL TEATRO ALLA SCALA IL GIORNO 14 SETTEMBRE 2009

Relatore Prof. Bruno PINCHARD

DOTT.SSA NELLA ANFUSO

FONDAZIONE CENTRO STUDI RINASCIMENTO MUSICALE

VILLA MEDICEA ''LA FERDINANDA"

59015 ARTIMINO

 

IN OCCASIONE DELLA MANIFESTAZIONE PROMOSSA DALLA "FONDAZIONE CENTRO STUDI RINASCIMENTO MUSICALE" PER LA PRESENTAZIONE DELLA PUBBLICAZIONE "ORFEO, UNA GIUSTA PREGHIERA", IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ESPRIME IL SUO AUGURIO PER LA MIGLIORE RIUSCITA DELL'EVENTO, CHE COSTITUISCE UN'ULTERIORE SIGNIFICATIVA TAPPA DI UNA LUNGA ATTIVITÀ DELLA FONDAZIONE DI APPROFONDIMENTO E RICERCA IN CAMPO ARTISTICO E FILOSOFICO.

A LEI, GENTILE DOTTORESSA, E A QUANTI PARTECIPANO ALLA VITA CULTURALE DEL CENTRO STUDI GIUNGA IL CORDIALE SALUTO DEL PRESIDENTE NAPOLITANO, CUI UNISCO IL MIO PERSONALE.

 

DONATO MARRA

SEGRETARIO GENERALE PRESIDENZA REPUBBLICA

 

MITTENTE:

SEGRETARIATO GENERALE PRESIDENZA REPUBBLICA

PALAZZO DEL  QUIRINALE

PIAZZA DEL QUIRINALE

00187 ROMA

 

 

 

 

Fondazione Centro Studi Rinascimento Musicale

Museo "Annibale Gianuario", Artimino

Ecole Doctorale de Philosophie - Universités Lyon 3, Grenoble 2

La S.V. è cortesemente invitata, Lunedì 14 Settembre 2009 alle ore 17.00, Foyer del Teatro alla Scala di Milano, alla presentazione del Libro e CD di Nella Anfuso

Lectio Magistralis

Claudio Monteverdi

Orfeo "...una giusta preghiera..."

a cura di Bruno Pinchard - Universités Lyon 3, Grenoble 2

E - mail: fondazionecsrm@tele2.it

 

 

 

... Il buon Rossini, che nel 1858 lamentava la mancanza di esecutori per Cimarosa e Bellini, scrive qualche anno dopo, nel 1864, al figlio dell’amico Nicola Vaccai: “nessuno più di lui ha saputo comporre per le voci umane. Se vivesse il povero amico sarebbe infelice di dover assistere all’invasione ognor crescente degli sforzi e degli urli”. Immaginare cosa farebbe il nostro Gioachino se vivesse oggi!

Giustamente il Leonesi poteva notare nel 1904: “Col sistema moderno, facendo doverose eccezioni, regna lo sforzo, anzi la violenza, ed in breve lo sfiatamento”.

Della “plurisecolareemissione italiana e le sue conseguenti caratteristiche tecniche, sia espressive che virtuosistiche, era rimasto un tenue filone in via di estinzione, come aveva ben compreso il Leonesi: “Con l’unione dei registri, come l’intendeva l’antica scuola, era possibile ottenere dalla voce umana una  grande espressione insieme alla purezza di suono e di intonazione, con il più lungo fiato possibile”. 

Già nel 1861 era stato organizzato a Napoli un Congresso sulla situazione vocale in Italia: vi si affermò che, per rendere migliori le condizioni del Canto, bisognava attenersi, più che fosse possibile, alle antiche tradizioni e ne raccomandava il rispetto e l’osservanza.

Faccio notare che il 1861 è l’anno della unificazione, pur incompleta, dell’Italia. Ciò la dice lunga sulla sensibilità degli spiriti del tempo!

Alcuni decenni dopo il Leonesi ritorna sulla necessità del recupero per l’Italia della propria identità vocale:

Ora che il pubblico è stanco di sentir gridare, a me pare che il momento sia propizio per porvi definitivamente riparo. Che un direttore di un Conservatorio o d’una Scuola musicale si prefigga lo scopo di far rispettare scrupolosamente, ora che sono spiegate, tutte le regole della grande scuola. E pochi anni basteranno a formare dei veri cantanti che serviranno poi come modello alle generazioni veggenti. Ho la convinzione d’aver fatto tutto quello che dipendeva da me. Il ministro dell’Istruzione Pubblica, che deve anche tutelare le belle arti in Italia, provveda al resto”.

Il problema della nostra epoca è la mancanza di conoscenza specifica dell’arte vocale: la situazione è veramente disastrosa,  forse al punto di non ritorno. ...

 

Nella  Anfuso

 

 

 

 

 

 

BIBLIOTECA

DEL

SENATO

GIOVANNI SPADOLINI

SALA ATTI PARLAMENTARI

PIAZZA DELLA

MINERVA, 38

ROMA

 

La S. V. è cortesemente invitata

Giovedì, 28 Maggio 2009 alle ore 14.30 al Convegno-Dibattito

“S.O.S.  Made in Italy”

L’età d’oro del Canto Italiano (XV-XVIII sec.) ed il nostro tempo. Per una azione di Rinascita.

Relatrice

NELLA ANFUSO

 

La lingua Toscana nella sua caratteristica sonora, con l’equilibrio delle risonanze dei due registri naturali di petto e di testa o falsetto, ha permesso, nel tempo e lentamente, la costruzione del perfetto strumento vocale ottenuto con la realizzazione della fusione totale dei due registri naturali e la conseguente creazione di un unico registro.

Ma è il platonismo fiorentino del secolo XV che pone le basi di ciò che uno studioso, Luigi Leonesi definisce, nel 1904, “una trovata di genio, miracolosa”, poiché è il recupero del predomino, totale e totalizzante della parola, nella sua essenza “sonora”, sul linguaggio musicale, che determina la costruzione, tutta italiana, dello strumento vocale perfetto.

            È per questo motivo che solo l’Italia sviluppa una Vocalità, sia dal punto di vista espressivo che tecnico, che non ha eguali nella storia mondiale e che domina l’Europa musicale fino ai primi decenni del XIX secolo.

            Ed è ancora il platonismo fiorentino del XV secolo che permette all’Italia la creazione di un patrimonio polifonico e monodico immenso ed unico per valore oltre alla realizzazione dello “stile rappresentativo” o “fiorentino” (che niente ha a che vedere con l’Opera che  si  sviluppa proprio in concomitanza con l’esaurirsi del platonismo, nella metà del Seicento). 

Chiusura dei lavori: ore 17.30

PER PRENOTAZIONE:

 

Fondazione CSRM - Responsabile Comunicazione

Dr.ssa Maria Serena Quercioli

Tel. 3385068258  Email: msquercioli@tin.it


 

 

 

 

 

 

 

 

 

C A R M E N     S A E C U L A R E

C A N T O     S E C O L A R E

VIOLA DA BRAZZO SOPRANO

Andrea AMATI “Carlo IX” - 1566

VIOLONE A 6 CORDE

Gasparo DA SALÒ - 1590

 

 

 

 

 

 

La Voix et l'Esprit

Pour une philosophie du Chant

Lunedì 18 Settembre 2006 - Milano - Teatro alla Scala - ore 15.30

Florence Malhomme

Université de la Sorbonne - Paris IV

illustra

Francesca Caccini - Nella Anfuso

 

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