NAZIONALE

Al mondiale di France '98 è emerso proprio lui. E anche nello scorso mondiale di Corea e Giappone, Vieri si è dimostrato sempre il grande trascinatore di una Nazionale che purtroppo non ha dato buona prova di sè.

" Il mio mestiere è quello di fare gol. Se in una partita manca la rete per un attaccante, anche se gioca bene, la prestazione non è completa. Io mi impegno al massimo, senza pensare a fare gol, se poi la rete arriva tanto meglio soprattutto per il morale. Segnare ai mondiali è bellissimo, ti dà un'emozione che non si può spiegare. Ho sempre tenuto a freno, però, le mie emozioni, e ho anche tenuto gli occhi ben aperti per tirare in porta. Quando mi sono trovato davanti alla porta ho sempre mirato l'angolo più lontano dal portiere."

Di fronte alla domanda del perché nessuno prima delle partite canti mai l'inno nazionale, Vieri risponde: "Ma che importanza ha dimostrare di sapere l'inno? La concentrazione e la tensione di una partita sono molto più importanti. Questo non vuol dire che non mi interessa, però ci sono altre occasioni per cantarlo. Anzi, ogni volta che sento l'inno nazionale mi viene la pelle d'oca!"

 

Alla domanda su chi sia il suo migliore amico ai campionati mondiali, Bobo risponde: "Sono molto amico con tutti. Il gruppo che abbiamo formato è molto unito. In modo particolare c'è una grande amicizia con Filippo Inzaghi. Io e Pippo ci conosciamo da sette, otto anni, abbiamo giocato insieme anche nella Juventus. Abbiamo formato un'ottima coppia. Ci frequentiamo anche fuori del campo sportivo. Spesso siamo andati in vacanza insieme."

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