Villadose,
16 agosto 2000 Al
dott. Fabrizio Palugan e,
per conoscenza, Al Signor Sindaco Gentile
Signor Assessore, La
Sua lettera solleva in noi nuovi dubbi. In particolare: 1)
Lei afferma che con la frase iniziative prese nel passato
delle Linee programmatiche 2000/2005 intende riferirsi alla delibera di
Giunta comunale del 6.10.1995, con la quale si aderiva alle Linee
programmatiche provinciali in materia di smaltimento dei rifiuti urbani.
2)
Ci sembra grave la mancanza di decisioni prese dal Consiglio Comunale,
che Lei riconosce al termine della Sua lettera, decisioni necessarie quanto
mai in questa circostanza. 3)
La delibera del 1995 non può, quindi, essere ritenuta alla base
di nessuna decisione del 2000/2005, sia perché adottata da un organo
non competente, sia perché adottata ben due Amministrazioni fa
(si sono, infatti, susseguite nel frattempo le elezioni del 1996 e del
2000). 4)
Lei cita le indagini geologiche e idrogeologiche illustrate nel Consiglio
Comunale del 23 giugno 2000. A nostro avviso, non può essere considerato
corretto che si prendano decisioni su come risolvere i problemi già
nel 1995, quando i risultati delle indagini volte a individuare tali problemi
vengono presentati nel 2000. 5)
In relazione al punto precedente, Lei sa che si è tenuto un convegno
venerdì 17.12.1999 in cui sono stati presentati i risultati delle
analisi dal prof. Beretta e in cui si sono svolte interessanti considerazioni,
in particolare dal prof. Cossu dellUniversità di Padova.
Lallora Sindaco Stocco aveva promesso la pubblicazione integrale
degli atti che sarebbe utile esaminare e discutere. 6)
Si è considerata la possibilità di eseguire la sola bonifica,
senza il riutilizzo? Chi ha determinato in 9 miliardi la spesa prevista?
Tale cifra è frutto di uno studio? Sono state esaminate tutte le
forme di finanziamento possibili? 7)
Lapprovazione del Piano regionale per la bonifica delle aree inquinate
(primi mesi del 2000), che Lei cita, non ci pare possa essere portata
a supporto di una decisione già presa nel 1995, quando la Provincia
decise la bonifica della discarica di Villadose denominata Taglietto
1 e conseguente apertura nuova discarica nel medesimo terreno lasciato
libero da suddetta bonifica (delibera Consiglio Provinciale
n. 129 del 1995). 8)
Lei cita i lavori della Commissione Ambiente. Vorremmo osservare che nessun
potere di rappresentanza democratica dei cittadini di Villadose può
essere stato ad essa conferito, dato che ne erano membri persone nominate
da alcune associazioni. Quanto discusso in Commissione Ambiente non deve
essere trattato come la volontà degli iscritti a quelle associazioni
né, tantomeno, come espressione della volontà popolare.
Nessuna decisione potrà avere come fondamento o supporto i lavori
di detta Commissione, formata da semplici cittadini non eletti da alcuno,
le cui sedute si sono tenute a porte chiuse. 9)
Sempre a proposito della Commissione Ambiente, Lei sa, anche per averne
fatto parte, che tale Commissione ha avuto vita travagliata con dimissioni,
contestazioni su verbali e sul documento finale; che i lavori si sono
tenuti inspiegabilmente a porte chiuse; che i membri non sono stati messi
in grado di conoscere tutti i documenti: a noi risulta, per esempio, che
non siano stati loro forniti né la deliberazione di Giunta del
1995 che Lei cita come atto importante davvio della questione bonifica
e riutilizzo, né la deliberazione della Giunta provinciale
con le linee tecniche del settembre 1995, né la deliberazione del
Consiglio Provinciale del dicembre 1995 sul Piano provinciale Rifiuti
Solidi Urbani. 10)
l numero speciale di Ca Patella che la Commissione Ambiente
doveva redigere per portare a conoscenza dei cittadini dei lavori
svolti e delle opinioni delle associazioni facenti parte della Commissione
(pag. 3 del verbale n. 7, seduta del 15.9.1999) non è mai stato
pubblicato. 11)
Quando Lei afferma che oggi siamo in grado di ipotizzare possibili
soluzioni. Lintervento di recupero con riutilizzo della Taglietto
0 e delimitazione della Taglietto 1 è una delle possibili soluzioni,
sembra contraddirsi con quanto detto in precedenza, facendo intendere
che si stanno studiando varie ipotesi. Se realmente così fosse,
sarebbe utile che anche in questo caso venisse utilizzato il Consiglio
Comunale per il dibattito. 12)
Non risulta chiaro, in tutta la faccenda, quale sia stato il processo
decisionale, chi abbia preso le decisioni, se era competente a farlo,
e addirittura se decisioni siano state prese realmente. In sintesi, ci sembra
che non sia stato seguito un iter decisionale né logico, né
chiaro. chi
ha preso le decisioni, per
quale motivo, sulla
base di quali dati di riscontro, attuando
quale pensiero/programma politico, è indispensabile al gioco democratico
al fine di premiare o meno con il voto chi vuole amministrare. La restituzione
alle istituzioni competenti delle rispettive funzioni è da considerarsi
opera necessaria al medesimo scopo. Poter determinare i responsabili delle
azioni intraprese permette al cittadino di compiere la sua importante
funzione di controllo sulla politica. Siamo
pertanto a chiedere a Lei e al Signor Sindaco (al quale scriviamo per
conoscenza) di: sospendere
immediatamente tutte le decisioni in materia di bonifica e riutilizzo
dellarea discariche; avviare
una fase di dibattito ampio, documentato e pluralistico; fissare,
al termine di questa fase, lindizione di un referendum consultivo
in modo da conoscere lorientamento della popolazione informata. Se
veramente si intende che la popolazione possa decidere dopo tanti anni
sul destino del proprio territorio, allora indire un referendum è
lunico mezzo. Solo così, qualunque decisione presa che tenga
conto dellesito di quella consultazione, potrà essere accettata
con la coscienza che la maggioranza dei cittadini è in sintonia
con ciò che viene deciso. Distinti
saluti. per
il CCCP
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