Diapositiva 22 di 24
Note:
Un errore assolutamente da evitare è di arrivare sul campo di osservazione senza un preciso programma di lavoro.
Io procedo nel seguente modo.
Ricavato dalle mie efemeridi l’ora di inizio e fine della finestra di buio completo, identifico le costellazioni meglio visibili ora per ora, in successione.
Decido quindi quali oggetti cercare di osservare, utilizzando il mio data bse per identificare gli oggetti non ancora osservati o comunque da rivedere, riverificando la situazione su Megastar, tarato per i miei limiti di visibilità (galassie con magnitudine di 13 in visuale, 14 se nel blu.
Se mi mancano schede di dettaglio (campo di circa 1,5-2°) le stampo al momento e le aggiungo alla documentazione, che porto con me sul campo.
Preparo inoltre dei piani alternativi nel caso che le zone del cielo scelte per l’osservazione siano ingombre di nubi.
Un esempio di piano di osservazione è riportato nel riquadro