OSSERVARE

CON IL

BINOCOLO


Copia in formato WORD del presente documento (550Kbytes) può essere visionato e/o scaricato Cliccando qui.

Anche un comune binocolo può trasformarsi in un valido strumento di osservazione, se lo usiamo correttamente e sappiamo dove puntarlo

Per fare osservazioni di oggetti celesti non é necessario disporre di telescopi amatoriali, basta un piccolo binocolo multiuso (es. binocolo da montagna), di prezzo contenuto e probabilmente già presente in casa..

Questa affermazione può sembrare paradossale; é invece del tutto realistica. Osservare oggetti del "profondo cielo" (ammassi di stelle, nebulose, galassie) é alla portata di tutti. Basta, oltre al binocolo, armarsi di un po' di pazienza e aver voglia di capire ciò che si vuole osservare o si sta osservando.

Quest'articolo é dedicato a chi possiede un binocolo tipo 7x35 o 10x50 ed non lo ha mai puntato di notte verso il cielo. Tutti gli oggetti citati nel presente articolo sono stati osservati personalmente dall'autore con un semplice 9x35.

Accorgimenti osservativi

Per poter guardare il cielo con il binocolo sono necessari alcuni accorgimenti tecnici e osservativi

  • · Molto importante é il luogo osservativo. Più é buio, lontano dalle luci della città e in quota (meglio se in montagna) o comunque secco, maggiore sarà la facilità di eseguire le osservazioni e quindi maggiore la soddisfazione personale.

    Esemplificativo di quanto affermato é la visione ad occhio nudo della Via Lattea in estate; invisibile dalla città, appare come una striscia luminosa indistinta da un luogo buio di pianura e diventa una vera e propria "Nube" spettacolosa in una notte buia dalla montagna.

    · Durante l'osservazione bisogna essere il più possibile comodi. Infatti dopo qualche minuto di osservazione anche un leggero 7x35 comincia a pesare e il campo visivo ad oscillare.

    Pertanto é consigliabile disporre di un cavalletto su cui montare il binocolo. In assenza di questo, una soluzione efficace é quella di stendersi completamente su di una sedia a sdraio ed effettuare l'osservazione appoggiando la testa alla tela (variando se é il caso l'inclinazione dello schienale a seconda dell'altezza in cielo di ciò che si vuole osservare). Nella maggior parte dei casi ciò é sufficiente a garantire una visione non stancante anche allo zenit.

    · Gli oggetti celesti visti al binocolo sono per lo più di debole luminosità e vanno pertanto cercati e osservati in momenti in cui la Luna é sotto l'orizzonte.

    Purtroppo, quanto osserverete non sarà nemmeno lontanamente paragonabile alle fotografie di oggetti ottenute con telescopi armatoriali o professionali. Non temete, il piacere di trovare un oggetto, di cogliere i pochi particolari visibili, di imprimerveli bene in testa, vi darà comunque una grossa soddisfazione.

    · Una certa conoscenza del cielo é necessaria, non é necessario che sia approfondita. Innanzi tutto bisogna essere in grado di riconoscere le costellazioni presenti in cielo. E' quindi necessario disporre di una carta del cielo o meglio di qualche semplice atlante celeste che riporti anche la posizione degli oggetti che si vogliono osservare.

    Soprattutto le prime volte é importante capire quanto ampio sia il campo di visione del binocolo rapportato alla carta o atlante di cui disponete. Per far questo dotatevi di un lucido trasparente e osservate un campo stellare di facile individuazione (es. l'Orsa Maggiore). Sovrapponendo il lucido alla carta, tracciate un cerchio (con un pennarello indelebile) che racchiuda tutte le stelle che osservate nel binocolo. Con questo semplice strumento sarete in grado di utilizzare facilmente lo star hopping come descritto oltre. (per inciso la distanza tra le due stelle terminali dell'Orsa maggiore é di circa 5°).

    Per consultare sul campo questa carta o atlante, occorre munirsi di una piccola pila, opportunamente schermata da un filtro rosso (un pezzo di carta trasparente oppure uno stato di smalto da unghie steso sul vetro della pila). La luce rossa non desensibilizza l'occhio. Se usate una normale pila a luce bianca, vi accorgerete che, quando tornerete ad osservare, la vostra sensibilità visiva sarà molto diminuita e occorreranno parecchi minuti perché ritorni piena.

    · Se avete la fortuna di avere un amico che fa osservazioni astronomiche con telescopio, fate gli invadenti e cercate di aggregarvi a lui in una serata di osservazione. Fatevi indicare da lui gli oggetti da osservare e come individuarli usando la carta. Inoltre quando credete di aver individuato l'oggetto descrivetegli che cosa vedete (aspetto dell'oggetto, vicinanza di stelle) in maniera da avere una certificazione dell'osservazione.

    Ho detto fate gli invadenti ma non troppo, perché purtroppo in un anno le serate osservative buone per un astronomo dilettante si contano sulla punta delle dita e il tempo manca sempre.

    · L'individuazione dell'oggetto non deve essere il risultato di uno "spazzamento" casuale del cielo, ma il risultato di una precisa strategia di osservazione.

    Scegliete dapprima l'oggetto da cercare; sulla carta o atlante individuate le stelle luminose più vicine e valutate con l'aiuto della cartelletta trasparente il campo che apparirà nel binocolo. Tracciate quindi idealmente un percorso di ricerca che con un salto di stella in stella (tecnica detta di Star hopping) vi conduce nella zona dove l'oggetto dovrebbe trovasi. (un esempio di tale tecnica é riportata nella figura n.1 per individuare la Galassia di Andromeda - M31)

  • Cosa si vede

    Una volta arrivati con il binocolo nella zona dell'oggetto, per individuarlo occorre già avere un idea di come questo può presentarsi, vale a dire della sua estensione e luminosità. Si tenga conto che, salvo qualche eccezione (la Galassia di Andromeda e qualche Nebulosa), si tratta sempre di oggetti molto piccoli, spesso vere e proprie macchie poco luminose, che si distinguono dalle stelle vicine solo perché non sono puntiformi.

    Gli oggetti che si possono osservare al binocolo si possono ricondurre ai seguenti tipi.

  • · La Luna

    Splendido oggetto al binocolo, con cui soprattutto nei giorni distanti dalla luna piena é possibile vedere bene alcuni crateri e osservare nell'ambito di qualche ora l'avanzare del "Terminatore" ( la linea che separa la parte illuminata da quella in ombra)

    · Gruppi di stelle vicine (ammassi molto aperti)

    Un tipico esempio sono le Pleiadi, nella costellazione del Toro. Questo gruppo di stelle, ben visibili e separabili a occhio nudo, é forse in assoluto il più spettacolare ed emozionante oggetto binoculare. Anzi il binocolo é proprio lo strumento ideale per osservarle.

    · Ammassi Aperti

    Sono gruppi composti da qualche decina (massimo centinaia) di stelle, che nel binocolo appaiono per lo più come una macchia brillante, sempre un po' estesa e circolare, in cui, con visione distorta, si possono osservare alcune stelle individualmente. (Esempio: M41 nella costellazione del Cane Maggiore)

    · Ammassi Globulari

    Sono gruppi composti da qualche centinaia di migliaia di stelle. Si presentano compatti, rotondi, poco estesi e brillanti. I più deboli spesso si possono confondere con una stella, distinguibili da queste se si osservano con attenzione perché leggermente estesi e non puntiformi. (Esempio: M13 nella costellazione di Ercole).

    · Galassie

    Poche galassie sono alla portata di un binocolo. Appaiono come macchie di luce più o meno allungate (Esempio: La galassia di Andromeda)

    · La Via Lattea

    L'osservazione al binocolo della Via Lattea é sempre una cosa emozionante, in quanto in qualsiasi punto la osserviate, il cielo vi apparirà letteralmente "Trapunto di stelle". I punti più caratteristici sono la costellazione del Cigno e la Nube dello Scudo (nella omonima costellazione). Quest'ultima vista dalla montagna in una nottata scura é cosi luminosa e compatta da essere addirittura confusa a occhio nudo con una nube atmosferica.

    · Nebulose

    Pur essendo classificate sotto vari tipi (planetarie, a riflessione, ecc.) hanno al binocolo la stessa apparenza. Sono generalmente macchie estese, spesso associate ad ammassi di stelle. (Esempi:: M42 nella costellazione di Orione, M8 - detta Laguna - nella costellazione del Sagittario).

    · Comete

    Sono splendidi oggetti al binocolo. Annualmente se ne scoprono almeno due o tre che raggiungono la visibilità binoculare. Purtroppo le comete non possono essere previste e solo quelle che si presentano eccezionali vengono segnalate al grande pubblico dai mass-media. Le riviste di astronomia pubblicano mensilmente le effemeridi o cartine di ricerca delle comete visibili.

  • Una proposta osservativa

    Nella tabella allegata troverete una serie di oggetti che possono essere osservati nelle varie epoche dell'anno, da circa un'ora e mezzo dopo il tramonto a mezzanotte/ l'una. Nella colonna descrizione quando si cita a diminuire da significa che l'oggetto si trova muovendosi verso destra guardando dalla stella di riferimento; l'inverso per ad aumentare da.

    Gli Oggetti che nella colonna Nome o Sigla sono riportati in neretto sono quelli più facili da osservare.
    Molti degli oggetti elencati sono riportati nelle carte di ricerca

    Autunno

    Nome o Sigla Costellazione Descrizione
    M2 Aquario (Aqr) Ammasso Globulare. Sopra la stella b. Oggetto non facilissimo . Appare molto brillante, ma piccolo, appena esteso
    M15 Pegaso (Peg) Ammasso globulare . 4° a diminuire da e, la stella più a diminuire di Pegaso. Compatto, piccolo ma luminoso.
    M52 Cassiopea (Cas) Ammasso aperto. All'esterno a destra dell'asterismo a W della costellazione.. Molto compatto
    Doppio Ammasso Perseo (Per) Coppia di ammassi Aperti. Tra Cassiopea e Perseo, già notabili come due macchie ad occhio nudo. Molto belli con il binocolo, entrambi nello stesso campo, immersi nel campo di stelle della Via Lattea.
    M34 Perseo (Per) Ammasso Aperto. A metà strada tra g Andromedae e b Persei (Algol). Nel binocolo appare parzialmente sciolto, con 5-6 stelle ben visibili immerse in una macchia rotonda ed estesa.
    M31 (Galassia di Andromeda) Andromeda (And) Galassia. Sopra b Andromedae. Bella macchia ovale molto luminosa e compatta. Osservata con attenzione appare molto più estesa. Dopo averla vista con il binocolo, cercate di individuarla ad occhio nudo. E' l'oggetto celeste più distante visibile a occhio nudo.
    Vedi la Figura n.1
    Ngc 752 Andromeda Ammasso aperto. Appena sopra b Trianguli, verso g And. E' molto largo e sparso. Molte stelle possono essere viste individualmente.

    Inverno

    Nome o Sigla Costellazione. Descrizione
    Pleiadi (M45) Toro (Tau) Ammasso Aperto. Facilmente individuabile a occhio nudo tra Toro e Perso. Vedi testo alla voce Gruppi di stelle vicine
    Iadi Toro (Tau) Ammasso (molto) Aperto. Forma una specie di V coricata appena a destra di Aldebaran, inconfondibile stella rossa. L'ammasso é completamente sciolto al binocolo
    M42 Orione (Ori) Nebulosa di Orione. Sotto la Cintura di Orione a metà della spada. Facilmente osservabile. Con visione distorta si possono osservare sfumature di luce nella nebulosa.
    M41 Cane Maggiore (CMa) Ammasso Aperto. 4° sotto SIRIO. Abbastanza esteso e ben visibile
    M36 M37 M38 Auriga (Aur) Tre ammassi aperti. Tutti e tre ben visibili a cavallo della parte in basso a destra dell'asterismo di Auriga. M36 collocato al centro tra degli altri due ed é il più piccolo ma il più brillante. M37 appare come una larga macchia di luce, M38 é risolvibile in stelle. La regione intorno ai tre ammassi merita di essere osservata con attenzione..
    M35 Gemelli (Gem) Ammasso aperto. A diminuire da e Gemini. Quasi visibile a occhio nudo, é splendido in un binocolo. Molto esteso e risolto in molte stelle.
    M46 M47 Poppa (Pup) Ammassi aperti ad aumentare (8°) da Sirio. Visibili nello stesso campo del binocolo. M47, il più vicino a Sirio, appare brillante e risolto in stelle, M46 invece é una macchia estesa, risolvibile parzialmente in stelle con un 7x50

    Primavera

    Nome o Sigla Costellazione Descrizione
    M44 - M67 Cancro (Cnc) M44: Ammasso Aperto detto "Il presepe". E' stato il primo osservato al telescopio da Galileo. Visibile a occhio nudo a metà tra le due stelle centrali dell'asterismo; é completamente sciolto al binocolo.

    M67 - Ammasso aperto, circa 2° a sinistra della stella a. Appare come una macchia leggermente allungata.

    M3 Canes Venatici (Cnv) Ammasso globulare. In una zona con poche stelle di riferimento si trova a 12° a sinistra in alto da ARTURO (la più brillante stella della costellazione di BOOTES). Appare come un piccolo disco filamentoso.
    Ammasso aperto Chioma di Berenice (Com) E' un ammasso molto aperto, intorno alla stella g della costellazione. Già visibile ad occhio nudo, é completamente risolto al binocolo, in cui alcune delle stelle appaiono doppie.

    Estate

    Nome o Sigla Costellazione Descrizione
    M13 Ercole (Her) Ammasso Globulare. Collocato a metà strada del lato obliquo del "trapezio di Ercole". E' forse il più bell'ammasso globulare. Appare come una macchia brillante e rotonda appena all'esterno della congiungente di due stelle luminose
    M92 Ercole (Her) Ammasso globulare più difficile a trovarsi del precedente, in quanto situato in un'area povera di stelle, 4° a diminuire e scendere da i Herculis.
    M5 Serpens Caput (Ser) Ammasso globulare, rivaleggiante con M13, da cui non dista molto. Va cercato appena a sinistra delle ultime stelle della costellazione della Vergine.
    M10 M12 M9 M14 Ophiuco (Oph) E' il regno degli ammassi globulari. Sono tutti ben visibili con il binocolo e di apparenza quasi simile tra di loro.
    M4 Scorpione (Sco) Ammasso globulare. A diminuire da Antares la stella rossa , la principale dello Scorpione
    M6 M7/ Scorpione (Sco) Ammassi aperti nella parte bassa della costellazione (Coda dello Scorpione), Anche con un binocolo di campo stretto cadono nello stesso campo visivo e appaiono ben sciolti..
    M22 M28 Sagittario (Sgr) Splendidi ammassi globulari, specialmente il primo facilmente rintracciabili alle due parti opposte della stella l, la stella alta dell'asterismo detto "Teiera"
    M23 M24 Sagittario (Sgr) Ammassi aperti nella parte alta della costellazione.
    M8 M20- M17 Sagittario (Sgr) Nebulose ad emissione, M8 e M20 molto vicine tra di loro, appena sopra a destra della stella l. M8 si presenta come una macchia luminosa estesa, con ad un bordo un ammasso di stelle che la illumina. M20 é simile ma più piccola

    M17 é più in alto. E' detta nebulosa Omega o Cigno per la sua forma caratteristica, arco di luce con un prolungamento da una parte. L'aspetto si intuisce col binocolo

    M11 - M26

    Nube stellare dello Scudo

    Scudo (Sct) M11 - Ammasso aperto tra i più belli al binocolo, detto "Stormo d'anatre". Si trova circa 3° a destra della stella l dell'Aquila, situata al bordo inferiore della costellazione. E' esteso e luminoso, nelle notti molto trasparenti si scoglie al binocolo.

    M26 Ammasso aperto meno appariscente di M11, rispetto al quale si trova in basso a destra. Vicino ad M26 osservare la nube dello scudo, incredibile concentrazione di stelle in piena Via Lattea.

    Conclusione

    E ora buona fortuna per le vostre osservazioni. Sono sicuro che la "riscoperta" del vostro primo oggetto sarà fonte di un'indicibile emozione. Perseverate; anche se realizzerete solo una parte delle osservazioni proposte scoprirete la varietà degli oggetti di profondo cielo. Diventerete via via padroni delle costellazioni e nel giro di poco tempo sarete voi ad illustrare agli altri le bellezze del cielo e non il solito amico o conoscente che sa tutto.

    Ps: L'autore si riconosce nell'amico o conoscente che sa tutto ed é un po' rompiballe.

    Torna alla pagina principale Torna all'indice degli articoli

    Figura n. 1

    Esempio di Star Hopping

    Carta di ricerca

    Rappresenta il cielo verso EST, dall’orizzonte a 60° di altezza alle ore 22 del 6 ottobre oppure alle ore 21 del 21 ottobre.

    Sono riportate le posizioni approssimate degli oggetti descritti nel testo.

    Star Hopping
    E’ l’ l'spansione del rettangolo bordo spesso della carta di ricerca. Per arrivare ad M31 (Galassia di Andromeda) partire dalla b, individuare la m (circa 5° a salire), salire ancora deviando leggermente verso sinistra ad individuare la n, piegare a destra e si arriva alla Galassia.

    Figura n. 2

    Esempio di Individuazione di Oggetto (M41)

    Carta di Individuazione

    L’immagine rappresenta il cielo verso EST, dall’orizzonte a 60° di altezza alle ore 22 del 21 dicembre oppure alle ore 21 del 6 gennaio.

    Sono riportate le posizioni approssimate di parte degli oggetti descritti nel testo.

    La zona AURIGA (Aur) e TORO (Tau) si sovrappone con la carta della Figura n.1

     

     

    Immagine di dettaglio

    E’ l’espansione della zona a Sud di Sirio.

    E’ probabile che il campo del binocolo copra tutta l’immagine. I due triangoli di stelle (indicate dalle frecce) servono di riferimento per ritrovare M41.

     

     

     

     

    Figura n. 3

    Carta di Individuazione

    Situazione del Cielo verso EST il 21 febbraio alle ore 22 e il 21 gennaio alle ore 24

     

    Figura n. 4

    Carta di Individuazione

    Situazione del Cielo verso EST il 21 marzo alle ore 02 e il 06 maggio alle ore 2

    Figura n. 5

    Carta di Individuazione

    Situazione del Cielo verso SUD il 21 luglio alle ore 23 e il 21 giugno alle ore 01

    Torna alla pagina principale Torna alla Pagina dei supporti all'osservazione

    Articolo Comparso sulla Rivista Nuovo Orione n.55 Dicembre 1996
    Copyright Caglieris & Nuovo Orione

    Vietata la riproduzione senza l'autorizzazione dell'autore

    Aggiornato il: dicembre 19, 2000.