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Note:
Cominciamo da Bode, che scopre la cometa il 6 gennaio tra Delfino e Volpetta e la segue fino al 17 aprile, dopo aver scoperto il 4 aprile M64
Di questa leggiemo quanto scrive:
Inoltre, il 4 Aprile corrente anno, mentre inseguivo di sera la cometa verso nord sopra Vindemniatrix nella Vergine, notai un altra piccola stella nebulosa, pressapoco 1° a nord-ovest della 35ma stella nella Chioma di Berenice, la cui longitudine è approssimativamente 1° della Bilancia e la latitudine 26° nord. Bode utilizza coordinate eclittiche, basata sulla longitudine (distanza lungo l'eclittica in segni o in gradi dal punto dell'equinozio di Primavera) e sulla latitudine (distanza in gradi dall'eclittica, misurata perpendicolarmente ad essa).
La carta di Bode qui riprodotta è di qualità molto inferiore a quella di Messier. Si tenga comunque conto che Bode è vincolato dalle dimensioni dell'almanacco (in Formato 8°) , mentre Messier ha a disposizione il Formato in 4°.
Ricordiamo che si deve a Bode quello che forse è la massima espressione degli Atlanti stellari, Uranographia, edito a Berlino nel 1801. E' insuperato dal punto di vista artistico e aggiornatissimo dal punto di vista astronomico, riportando 17240 oggetti (stelle e altro), tra cui anche oltre 1000 nebulose del primo catalogo di W. Herschel.