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Note:
la presenza di buche di potenziale (date dalla formazione di aggregati di materia oscura) permette la formazione di onde acustiche nel plasma. I fotoni, gli elettroni ed i protoni sono richiamati in queste buche. “Entrando” nella buca vengono compressi; i fotoni hanno una comprimibilità limite. Superato questo valore, i fotoni si “ri-espandono”. Si generano, dunque, delle compressioni e delle rarefazioni, che generano onde (proprio come quelle sonore).
Tutte le onde che al momento del disaccoppiamento tra materia e radiazione avevano iniziato una compressione (si tratta di un evento correlato) contribuiscono al picco più alto.
I picchi più bassi sono dati da onde che erano in fase di compressione o rarefazione (eventi scorrelati; quindi contributo minore alle anisotropie).