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By. Federico Cappello

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La Montagna come luogo simbolico, caratterizzato da incombenti rocce e anfratti selvaggi, scenario allegorico di episodi mitici o di fatti storicamente autentici. In questa rappresentazione la montagna non è un luogo geograficamente definito, ma archetipo emozionale, dove l'apertura luminosa di una valle sulla pianura induce alla speranza e una vetta candida e altissima rappresenta l'ideale meta da raggiungere. Situazioni e sensazioni che la pittura, realistica, romantica o verista, traduce in rappresentazioni pacate o crude, talvolta nostalgiche dei riti, della festa, della tradizione e del lavoro che scandiscono la vita in montagna. I pendii che il pastore, attento al movimento lento del gregge, sono luogo di lavoro e regola di vita, per il villeggiante sono l'arcadia felice. I pendii fioriti rappresentano lo svago della passeggiata, luogo di astrazione poetiche e di ammirevoli vedute.

Un territorio tra i più sorprendenti. Vale davvero la pena conoscere un pò più da vicino queste montagne. Giocare a perdersi per le sue strade, lungo i sentieri che affettano i boschi. Vale davvero la pena amare un pò di più questi nostri posti, ogni campanile ha una sua storia da raccontare, e tutti insieme fanno la nostra storia, le nostre radici, il nostro orgoglio. Vale davvero la pena gustare un pò di più queste nostre montagne, sanno darci frutti perfetti, sapori schietti, emozioni forti.

L'ospitalità della gente, i prodotti tipici, sono solo alcuni degli ottimi motivi per una gita tra queste montagne ricche di storia e di tradizioni, siamo comunque solo alla prima fase delle valorizzazione di una terra che nasconde ancora tanti tesori e tanti segreti: svelarli e promuoverli in un percorso di condivisione sarà il nostro preciso obbiettivo negli anni che verranno.

Un ecosistema da tutelare. Andare in montagna significa conoscerla e amarla, dunque difenderla. Dietro apparenza grandiose si nasconde un ambiente delicato e fragile nei suoi equilibri.

La tutela ambientale intesa come impegno, come "tutela attiva". Non c'è tutela senza appropriata conoscenza: studi e ricerche sull'ambiente geologico, faunistico, botanico, forestale e antropologico, per questo siamo in grado di intervenire con esperti e professionisti per coordinare e promuovere una corretta politica del territorio e di intervenire con progetti concreti di sviluppo e promozione delle aree interessate.

Tra i territori da noi visualizzati, la Valle Cervo e il Santuario di San Giovanni costituiscono sicuramente una zona molto interessante e vocata per questo turismo. Questo interesse nasce dalle sue incomparabili meraviglie naturali, e ambientali ma purtroppo, vivendo a contatto quotidiano con tanta bellezza, si finisce col guardarla con gli occhi dell'abitudine, madre dell'indifferenza.

Ausplichiamo, perciò che l'opera degli organismi, e di chi preposto si adoperi a far si che una più chiara coscienza del valore della valorizzazione del territorio abitui tutti a considerarlo un bene comune, una ricchezza spirituale che è delittuoso distruggere, trascurare o mal conservare.

Noi chiediamo a chi di competenza, la valorizzazione della Valle Cervo e del Santuario di San Giovanni con opere di riqualificazione viaria ed ambientale con il recupero dei sentieri e delle strade che nel passato rappresentavano un'importante via di comunicazione tra la Vallata del Santuario e la Vallata d'Oropa. Cartelli esplicativi che illustrino ed informano il visitatore sugli elementi naturali, botanici, geografici, storici e sulle curiosità del luogo, allestendo un percorso di visita tematico che tratti il rapporto fra l'evoluzione dell'uomo e la montagna, con influenze sul territorio, l'ambiente e il paesaggio, ed una parte sull'agricoltura e l'allevamento tradizionale nella Valle Cervo, e costruendo Sentieri Autoguidati che porteranno cisì alla scoperta dei vari aspetti dell'ambiente con vetrine didattiche per conoscere a fondo la vita della zona, oltre che cartine dei vari intinerari.

I sentieri hanno rappresentato per secoli una risorsa importante per le aree montane, in quanto garanzia di mobilità per le popolazioni residenti, per lo sviluppo della montagna e per la messa in sicurezza del suo territorio, i circa 20.000 Kilometri di sentieri piemontesi rappresentano delle infrastrutture indispensabili per la fruizione turistica ed escursionistica delle Valli alpine e costituiscono importanti vie di accesso per effettuare capillari operazioni di manutenzioni ambientali.

L'affermarsi di una nuova sensibilità per la qualità della vita, il recupero dell'identità culturale e storica stanno contribuendo oggi giorno a ravvicinare alla montagna consistenti flussi di turisti e di escursionisti.

Il Turismo escursionistico, nella natura e all'aria aperta è uno dei filoni su cui puntare, assecondando una tendenza della domanda internazionale in continua crescita ormai da anni. Iniziative ad offrire una migliore fruizione del patrimonio naturalistico e paesaggistico, vanno quindi rafforzate e arricchite per la riqualificazione turistica dell'intera Valle Cervo.

Montagna 1

Descrizione