Aisling - Paolo
Vidmar
Gli Aisling avevano già
favorevolmente colpito con la precedente release, ma con il
nuovo mcd fuori in questi giorni hanno fatto un bel balzo in
avanti confermandosi come una delle realtà più interessanti
nella scena estrema italiana. Era d'obbligo dunque contattare
Paolo e sentire cosa è successo in questo ultimo periodo in
casa Aisling.
Cosa è successo tra il precedente cd e
questo, cosa è cambiato per gli Aisling e quali esperienze
nuove avete affrontato? - Sono successe un bel po' di
cose! Appena finito di registrare il nostro album autoprodotto
(trattato come demo solo per il fatto di non avere dietro
un'etichetta...), il nostro chitarrista ci ha lasciato perchè
non se la sentiva di andar avanti senza stimoli e non non
avremmo continuato con all'interno gente che non era convinta
al 100%. Fortunatamente in poco tempo abbiamo trovato Matteo,
il nostro nuovo chitarrista che, oltre a elevare il tasso
tecnico del gruppo, ha gettato una ventata di idee all'interno
della band dimostrandosi un pozzo di intuizioni interessanti
per il nostro soundwriting. Abbiamo iniziato a suonare dal
vivo, ma le cose con il nostro cantante non andavano per il
verso giusto e abbiamo dovuto operare in modo drastico. Siamo
stati fortunati nel trovare in Valentino un ottimo sostituto.
In questo anno abbiamo fatto qualche buona esperienza live
suonando assieme a band come Ensoph, Dark Lunacy, Infernal
Poetry, Abhor, Ancient, Novembre e suonando anche all'estero,
in Slovenia, dove il pubblico è molto caldo. Visti i due nuovi
innesti era fondamentale registrare subito qualcosa per vedere
verso quali strade si stava orientando il nostro sound e così
è nato il nuovo mini cd "Trath Na Gaoth".
Perché la
scelta di un titolo in gaelico? Cosa significa in
realtà? - Sin dai primi passi, gli Aisling sono stati
premurosi nel creare un concept ben definito e riferito ad un
certo mondo, quello celtico. L'idea del titolo è nata perchè
per le registrazioni abbiamo chiamato a registrare alcune
parti di cornamusa (ma anche per una parte narrata) il nostro
amico scozzese Callum Kirk. Grazie alla sua presenza è stato
possibile introdurre la lingua gaelica non solo nei titoli
delle canzoni come avevamo fatto in passato, ma crearne dei
veri e propri testi. Il risultato a mio modo di vedere è
fantastico. Il gaelico è la lingua aulica per eccellenza ed è
allo stesso tempo dura e dolce. Il titolo signifa 'Stagione di
venti' perchè la nostra amata città, Trieste, come in molti
sapranno è baciata dal freddissimo e fortissimo vento della
Bora. Il vento qui spazza via tutto, la vita e non solo.
L'album è stato registrato l'altro autunno, stagione di vento,
stagione che il vento si porta via. Un concetto forte e
malinconico, come il carattere di questo gruppo.
In
che modo il mondo celtico e la sua tradizione millenaria vi
influenza? Come può una band italiana riscoprire le proprie
origini in una tradizione che è stata soppiantata secoli fa
dal monoteismo cristiano? - Più che di influenza io
parlerei di assorbimento. L'influenza è quella che per secoli
ha ottenebrato la mente e lo spirito di generazioni di persone
portando in questa terra una religione del tutto estraea al
modo di pensare delle genti che vivevano qui, ma anche in
tutto il resto del mondo. Aver la forza di isolarsi sin da
quando si è in grado di ragionare con la propria testa,
credere in valori che nascono dall'interno o che vengono
trasmessi dalla forza delle cose, della natura. Praticando
questo isolamento allora si può iniziare a guardare la realtà
così com'è, senza il sostrato (seppur millenario) di valori e
credenze innaturali. La Terra ci sussurra costantemente il suo
volere e le sue leggi, basta saper ascoltare, basta sapersi
ascoltare. Trieste è stata fondata dai Celti, poi è diventata
tante cose, ma la nascita ha un indubbio valore iniziatico che
non può esser spazzato via da nessuna nuova religione o
civiltà, neanche dalla Bora. La spiritualità è quella pagana
celtica pura e semplice, all'interno del gruppo può essere
sentita più o meno, ma tutti la rispettano e questo cementa la
coesione ed il rispetto dei membri.
Che cosa ne
pensate di tutti i movimenti neopagani che stanno sorgendo e
soprattutto a quali vi sentite, se, legati? - Sono in
molti che ci chiedono se esiste della politica all'interno
della band. La nostra reazione è molto seccata (anche se la
domanda è lecita ovviamente) perchè qui la politica non esiste
in questo gruppo. So che molti movimenti neopagani mescolano
concetti religiosi a dottrine politiche recenti. La trovo
semplicemente uan cosa insensata: applicare concezioni proprie
del secolo XX a principi religiosi di società antiche... Ci
sentiamo legati a chi ha vero e serio rispetto/amore per la
Natura, le altre religioni non ci interessano, non le vediamo
di buon occhio. Il nostro messagio è semplice quanto non vuole
pretendere di essere ecumenico (tanto per usare un principio
'introdotto'), esprimiamo i nostri sentimenti attraverso la
musica, le parole, ognuno di noi vede nella musica degli
Aisling un riflesso della propria personalità.
E
della new age cosa mi dite? ormai di riviste e cd di musica
pseudo-celtica le edicole ed i negozi sono pieni... -
All'interno del gruppo credo di essere la persona cui questi
discorsi stanno più a cuore, ma per molti aspetti posso
parlare anche a nome di tutti. La new age ha un piccolo pregio
e un enorme difetto. Il pregio consiste nell'aver fatto
rivivere un po' nelle menti delle persone il ricordo di una
spiritualità che una volta era quella seguita da tutte le
genti, purtroppo lo fa in modo errato, 'eretico' tanto per
intenderci. Mescolano pericolosamente concetti pagani a quelli
cristiani e questo è insopportabile. Ma forse la gente
inizierà a chiedersi perchè i popoli che vivevano nelle nostre
stesse terre una volta credevano in una certa religione e
ragionavano in un determinato modo.
In che modo vi
ponete rispetto ai movimenti secessionisti che stanno facendo
della cultura e della tradizione celtica il proprio cavallo di
battaglia? - Dico solo che non è bello vedere e sapere
che la tua terra è stata occupata con la forza da altri anche
se è accaduto tanto tempo fa. Ritornare alle radici celtiche
(per gallesi, irlandesi, scozzesi, bretoni) oggi potrebbe
voler dire (senza arrivare ad una guerra civile senza senso) a
riconquistare almeno la cultura, ritornare a studiare la
propria lingua a scuola ad esempio (cosa che sta già
ricominciando ad avvenire da un po' di anni). Vedersi
restituito il diritto di studiare e ripossedere il proprio
bagaglio culturale aiuterebbe anche i rapporti tra i popoli.
Musicalmente come vi definireste? - Pagan
metal! Lo so, può voler dire tutto e niente, ma significa che
il genere musicale può anche cambiare ma il risultato deve per
forza essere il medesimo: musica suonata con sentimento, un
sentimento infuso da forze potenti che può essere distruttivo
o pacato e malinconico.
Vi sentite legati alla
scena black metal? con quali band siete in contatto? -
Musicalmente abbiamo senza dubbio qualcosa di black e per
questo aspetto possiamo dire di essere legati alla scena
black, ma di un certo tipo. Ovvio che abbiamo poco (o meglio
nulla) in comune con i gruppi 'true' black metal sia dal punto
stilistico che concettuale. Anche però con i gruppi death non
abbiamo pressochè nulla in comune per gli stessi identici
motivi. Esiste tuttavia un settore 'aperto' in cui si possono
inserire gli Aisling ma anche tantissime band che seguono un
via un po' più personale. Noi rispettiamo tante band e per
questo siamo da molti rispettati in ambito estremo anche se
siamo meno 'estremi' di tanti altri gruppi.
Cosa mi dite
della situazione musicale in Italia? Credete ci sia stata una
crescita oppure tutto è ancora fermo come dieci anni
fa? - Credo che la scena estrema italiana sia cresciuta
e di molto negli ultimi tempi. Ci sono tante band nuove e c'è
qualche gruppo consolidato che sta facendo bene. Ovviamente
non siamo ai livelli di Svezia, Finlandia, Francia e forse
Germania, ma la nostra scena oggi come oggi merita
rispetto.
Che obiettivi vi ponete con il nuovo
disco? Dove volete arrivare? - Siamo ambiziosi nel senso
positivo del termine. Sappiamo quali sono le nostre
potenzialità e vogliamo impegnarci per sfruttarle cercando una
crescita stilistica continua. Spero questo mini cd sia un
apripista verso un nuovo contratto e la possibilità di poter
registrare un album con quel minimo di supporto di cui godono
moltissime band. Vedere il nostro cd circolare un po', vedere
tutti gli sforzi ripagati nel modo giusto, niente di più.
L'importante comunque sono le attestazioni di stima che
continuano a pioverci addosso anche se siamo ancora poco
conosciuti fuori dall'italia. Grazie a tutti quelli che
credono in noi.
Da cosa siete influenzati, quali
band, libri, film fanno parte del vostro background? -
Le influenze sono davvero eterogenee perchè noi stessi siamo
molto differenti l'uno dall'altro. Queste possono venire da
una crisi mistica, dai gruppi che si asocltano da anni e anni,
da un film con sentimenti profondi, da libri filosofici, da
storie personali, da una concezione personale del mondo, da
crisi profonde. Ogni raffica di vento può contenere
un'ispirazione nuova per il gruppo e spazzare via le
vecchie.
Come reagisce il pubblico alla vostra
proposta? Riuscite anche a far pervenire l'aspetto ideologico
oltre a quello musicale ai vostri ascoltatori? - Il
pubblico ha sempre reagito bene, sia dal vivo manifestando
sempre di gradire la nostra musica, sia apprezzando i nostri
lavori su cd. Il concept è più difficile da trasmettere, dal
vivo è ancora impensabile perchè al momento non ci sono
coreografie che possono riferirsi a quello che c'è scritto nei
nostri testi. Ma stiamo lavorando anche su questo aspetto,
almeno un video di sottofondo sarebbe necessario per una band
come la nostra. Il sogno è un concerto in un bosco sacro,
quello sarebbe lo scenario ideale per un gruppo come il
nostro.
Progetti futuri? - Dopo gli ottimi
riscontri ottenuti con "Aisling" siamo molto curiosi e
sensibili a come verrà recepito il mini cd "Trath na Gaoth".
Stiamo lavorando sodo alla composizione di nuovi brani perchè
abbiamo intenzione di tornare nel 2004 con un full lenght. Ci
saranno tante sorprese, le parti metal saranno sempre
violente, a volte malinconiche a volte cupamente epiche, le
parti acustiche saranno arricchite da strumenti tradizionali a
ci sarà anche qualche sorpresa...
Grazie della
chiacchierata, aggiungete pure ciò che volete... -
Grazie a te Michele e a HM Portal per la disponibilità. è
stato davvero piacevole rispondere alle tue domande perchè
sono state un'occasione per parlare anche del concept del
gruppo e negli Aisling il concpt è importante e serio quanto
la musica. Another autumn is coming, before the cold
sleep...
Redattore: Michele -Xyphias-
Giorgi
Data di pubblicazione:
22-11-2003
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